Tomb Raider: come si è evoluta l'eroina Lara Croft tra videogame e cinema
L’evoluzione del personaggio di Lara Croft dal primo videogame al film Tomb Raider con Alicia Vikander che sarà disponibile in Homevideo dall'11 luglio grazie a Warner Bros. Entertainment Italia.

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Il mito di Lara Croft - eroina dei videogames protagonista del film d'azione Tomb Raider dall'11 luglio in edizione Home Video - è stato concepito nel 1995 quando le case produttrici di videogiochi britanniche, Core Design ed Eidos Interactive, decisero che era arrivato il momento di creare un personaggio videoludico lontano dall’abusato stereotipo del maschio alfa.
Il papà di quella che è poi diventata una vera e propria icona per i gamer di tutto il mondo, la protagonista del franchise Tomb Raider, è stato Toby Gard, il quale ideò la famigerata archeologa Lara Croft dal (doppio) grilletto facile e dal sexy body verde atto a mettere in risalto le sue forme (fin troppo) abbondanti dovute in realtà a un errore del disegnatore che aumentò del 150% il volume del seno del personaggio. Svista che, fin dalle prime bozze, piacque molto al team del progetto che decise di non modificare il procace corpo della prima protagonista femminile di un videogame.
Il successo del primo Tomb Raider fu enorme tanto che dal 1996 al 2003 vennero pubblicati dalla Core Design ben 6 capitoli della saga, nonostante l’abbandono di Gard nel bel mezzo della lavorazione di Tomb Raider II dovuto al fatto che il designer non era contento del marketing tutto basato sulla sessualizzazione della sua eroina.
La prima volta di Lara Croft al cinema
Oltre ad essere la perfetta protagonista di avventure virtuali, Lara Croft è stata sempre un personaggio adatto al grande schermo tanto che nel 2001, in un momento di leggera “crisi” della saga videoludica, arriva nei cinema Tomb Raider: Lara Croft in cui la prosperosa archeologa ha il volto della talentuosa e seducente premio Oscar Angelina Jolie.
La pellicola di Simon West, a cui è succeduto nel 2003 il fragile sequel Tomb Raider - La culla della vita di Jan de Bont, riesce nel miracolo di rendere, almeno sul grande schermo, un personaggio da sempre visto come un’icona sessuale maschile in una vera e propria icona femminile.
Quello di West, infatti, è a tutti gli effetti un girl-power movie in cui l’evidente sensualità della Jolie non è mai oggettivata in maniera voyeuristica ma anzi il suo corpo e la sua bellezza vengono utilizzate in maniera attiva, come una vera e propria arma, rendendo il personaggio degno delle più grandi icone action del grande schermo.
La rivoluzione di Rhianna Pratchett
Nella prima metà degli anni ’10, complice un crollo finanziario dell’azienda, Eidos Interactive affidò il marchio Tomb Raider al competitor statunitense Crystal Dynamics che nel 2013 fece un coraggioso reboot della saga affidando la (ri)scrittura del personaggio a Rhianna Pratchett.
Oltre che rendere più inesperta, umana e vulnerabile Lara Croft, la Pratchett ha regalato anche un fisico più naturale e meno formoso all’archeologa trasformandola, anche virtualmemente, da personaggio “da maschi” a eroina per tutti.
Pur ottenendo un grande plauso della critica e un ottimo riscontro di vendite, il reboot di Tomb Raider del 2013 è stato oggetto di polemiche secondo le quali quello che era stato concepito come un personaggio fortissimo era diventata una mera ragazzina vulnerabile dalle “curve ridotte”.
Alicia Vikander: la rivincita di Lara Croft
Il reboot videoludico della saga Tomb Raider non poteva che diventare un ottimo spunto per un terzo film dedicato a Lara Croft. Ed ecco che nel 2018, a 17 anni dal blockbuster di West, viene affidato al cineasta Roar Uthaug il compito di dirigere la pellicola volta a mostrare al grande pubblico le inedite origini, peculiarità e il nuovo volto di Lara che corrisponde, sul grande schermo, a quello della bellissima Alicia Vikander.
Anche il Tomb Raider di Roar Uthaug è un girl-power movie a 360 gradi ma è anche una film d’avventura che stravolge tutti gli stereotipi legati alla “prima” Lara Croft, mettendo in scena un percorso di formazione che narra al contempo l’umanità dell’eroina e le faticose origini del (nuovo) mito. Un lungometraggio che, dato il placet del pubblico e grazie a un’attrice che è decisamente molto di più di una “ragazzina vulnerabile dalle curve ridotte” ha segnato la rivincita del personaggio.

Tomb Raider di Roar Uthaug è disponibile dall’11 luglio in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD grazie a Warner Bros. Entertainment Italia. In particolare la versione Blu-ray e 4K Ultra HD dell’Homevideo, tra gli altri, include anche un interessantissimo contenuto speciale dal titolo Lara Croft: Evolution of an icon che esplora la rivoluzionaria saga di Tomb Raider dai videogiochi ai film.
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