Dance Dance Dance 2: il percorso dei vincitori Giulio e Cristina
Cristina Marino e Giulio Berruti sono i vincitori della seconda edizione di Dance Dance Dance. Il loro è stato un percorso caratterizzato da alti e bassi, da discussioni e riappacificazioni, ma soprattutto da un'incredibile esplosione di talento.
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Ci sono avventure che partono un po' in sordina, voli che all'inizio stentano a decollare, a causa di certe catene che magari ci si è creati da soli.
Ci sono percorsi che si snodano tra alti e bassi, tra cadute e risalite, per poi prorompere alla fine, quando tutto sembrava perso, in un'incredibile esplosione di bellezza.
Così è stato il cammino di Cristina Marino e Giulio Berruti nel corso del lungo periodo trascorso a Dance Dance Dance. Mesi complessi, che li hanno catapultati in una realtà che non avrebbero mai immaginato così, perché la danza ti spiazza e finché non ci si ritrova coinvolti, è difficile farsi una vaga idea della fatica, del sudore e dei sacrifici che questa disciplina richiede. E, soprattutto, di tutto quello che porta alla luce: lati del proprio carattere che non si pensava di avere, o che magari si sperava semplicemente di poter nascondere.
Cristina e Giulio, più di altre coppie, hanno faticato. Cristina ha stentato a lasciarsi andare, a smettere di voler tenere tutto sotto controllo e ad iniziare a fidarsi del proprio partner. Giulio invece ha faticato ad aprirsi, a farsi vedere, a spezzare quella timidezza e quella riservatezza che da sempre, nonostante il suo mestiere di attore, lo caratterizzavano.
Puntata dopo puntata, esibizione dopo esibizione, i problemi sembravano gli stessi. C'era la fatica, c'era lo studio, l'impegno in sala prove, eppure nelle performance mancava sempre qualcosa.
Ma a volte bisogna toccare il fondo per risalire. Bisogna sbagliare, sbattere davvero forte la testa sui propri limiti per poi, finalmente, cominciare a liberarsi: dalle proprie paure, dalle proprie ansie di prestazione e di perfezione, dalle proprie timidezze. E spesso anche dagli inconvenienti fisici, come il dolore al ginocchio che Giulio si è portato dietro per settimane.
Cristina ha pianto dopo aver ballato come non avrebbe mai voluto Flashdance, sotto gli occhi di una madre in quel momento troppo severa. Giulio si è visto sbattere in faccia un sonoro 5 dal giudice Luca Tommassini per Take me To Church, una delle coreografie più belle e impegnative che aveva portato da solo.
Poi però è arrivata Rihanna per l'attrice e Michael Jackson per Giulione. E poi Luce, di Elisa, per entrambe. Ed ecco che a pochissimo dalla fine, i due sono esplosi in un mix di energia, talento, carisma e bellezza.
Tutte caratteristiche che Giulio ha confermato nella puntata finale, durante la quale ha stupito, sconvolto e commosso tutti con un'interpretazione di Lady Gaga da togliere il fiato.
Cristina e Giulio hanno litigato tantissimo. Si sono scannati, si sono riappacificati, hanno discusso di nuovo. Ma una cosa non è mai mancata: la possibilità, per entrambe, di poter contare l'uno sull'altra e di esserci sempre, nel momento del bisogno.
C'è stato tra loro un legame forte, una complicità quasi magica, che li ha uniti sempre di più. Portandoli e spronandoli a dare sempre il meglio di loro stessi.
E a diventare i vincitori della seconda edizione di Dance Dance Dance.
E noi non possiamo che augurargli un futuro artistico e personale luminoso e sorprendente. Ovviamente, anche all'insegna della danza.
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