Ally McBeal: il legal comedy-drama più esilarante della TV compie 20 anni
Icona delle imperfette donne in carriera, Ally McBeal festeggia 20 anni dall’inizio delle sue (dis)avventure in TV tra nonsense e ironia.

15 condivisioni 13 commenti
Condividi
Era l’8 settembre del 1997 quando il pubblico americano ha conosciuto per la prima volta quella che sarebbe diventata una delle grandi (anti)eroine del piccolo schermo: Ally McBeal.
Protagonista dell’omonima serie nata dalla fantasia di David E. Kelley, la storia televisiva di Ally (Calista Flockhart) ha come incipit il fortuito incontro della protagonista, giovane avvocatessa di Boston, con il suo ex compagno di università Richard Fish (Greg Germann). Incontro grazie al quale la McBeal inizia a lavorare nel surreale studio legale Cage & Fish che diventerà, di episodio in episodio, teatro del cult TV vincitore di 4 Golden Globe e 7 Emmy Award.
Ally McBeal tra carriera e amore
Il motivo per il quale Ally McBeal si è imposta immediatamente come icona del gentil sesso è dovuto al fatto che il personaggio della Flockhart è riuscita a portare in TV con grande naturalezza tutte le recondite paure tipiche delle giovani donne che tentano, a volte invano, di conciliare una promettente carriera con la loro vita privata.
Ally, infatti, appena arrivata da Cage & Fish scoprirà che è lì che lavora anche il suo grande e indimenticato amore, Billy (Gil Bellows), sposato con l’impeccabile Georgia (Courtney Thorne-Smith).
Tale realtà renderà Ally insicura e fragile, e per questo estremamente umana, anche nel gestire la sua romanticissima, invidiabile ma decisamente complicata storia d’amore con Larry (Robert Downey Jr.).
Georgia: Ally, perché i tuoi problemi sembrano sempre più grandi di quelli degli altri?
Ally: Perché sono i miei!
Nonsense power!
La vera grande forza e il motivo principale del grande successo di Ally McBeal, anche tra il pubblico maschile, va però ricercato nel fatto che tutti i pensieri e le nevrosi dei personaggi (che poi sono anche le nostre) dello show vengono palesate, spesso e volentieri, anche in maniera molto bizzarra.
Questa “sincerità caricaturale” nella caratterizzazione dei co-protagonisti ha regalato al pubblico grandi momenti di comicità nonsense, ambientati il più delle volte nel famigerato bagno unisex di Cage & Fish.
I siparietti di cui siamo stati divertiti spettatori, infatti, oltre a farci sorridere sono stati al contempo veicolo di uno dei sentimenti che uno show, per entrare nel cuore delle persone, ha il dovere di far scaturire: l’immedesimazione.
Ally e gli altri
Nonostante il titolo faccia presupporre che Ally McBeal sia una serie TV totalmente incentrata su un un solo personaggio, il realtà la “creatura” di David E. Kelley è estremamente corale.
Oltre a Ally, infatti, ci sono tantissimi co-protagonisti che sono complici del grande placet di questo legal comedy-drama, come il maschilista Richard Fish, il geniale e nevrotico John Cage (Peter MacNicol) e Elaine Vassal (Jane Krakowski), svampita inventrice di futili ma geniali oggetti quali il reggifaccia, il vibraseno e i preservativi contenenti frasi d’amore.
Basti pensare che, specialmente oltreoceano, molti dei modi di dire di personaggi sono entrati nel linguaggio comune, come i famosi “fishism” di Richard:
Non è vincere, ma vincere con l’astuzia che conta.
Barry White
Nel corso delle sue 5 stagioni, Ally McBeal ha ospitato tantissime guest star - specialmente cantanti - che si sono prestate a entrare nel bislacco mood dello show per regalare qualche loro performance agli avvocati di Fish & Cage, che alla fine di quasi ogni puntata si riunivano nel piano bar sotto l’ufficio.
Tra le grandi star della musica internazionale - come Sting e Mariah Carey - anche Barry White, che è stato fondamentale per la caratterizzazione di John Cage (che aveva la peculiarità di immedesimarsi in lui nei momenti di crisi), è passato per i corridoi dello studio legale più strambo di Boston.
Le canzoni di White, d'altronde, hanno segnato i più intensi momenti di Biscottino (questo il soprannome di Cage) e la sua canzone You are the first, the last, my everything è stata uno dei tormentoni di Ally McBeal in quanto John la utilizzava e per farsi forza prima di affrontare un processo.
White è stato ospite d’onore di tre episodi di Ally McBeal, compreso il gran finale che lo ha visto esibirsi durante il matrimonio di Richard e Liza Bump (Christina Ricci).
Il rapporto “onirico” tra Cage e White è stato scritto in maniera così convincente che quando il cantante è morto, nel 2003, in moltissimi si sono chiesti come John avrebbe preso la triste notizia.
L’inizio della fine
Il 20 maggio del 2002 su FOX America è andato in onda l’episodio finale di Ally McBeal ma la serie aveva da tempo perso gran parte del suo pubblico.
L’affetto degli spettatori nei confronti di questa surreale e riuscitissima serie è purtroppo scemato in seguito all’addio di Robert Downey Jr., che proprio in quel periodo è stato allontanato dallo show a causa dei suoi problemi di droga.
La mancanza del personaggio di Larry e gli ascolti sempre più bassi, hanno costretto la rete a chiudere prima del previsto Ally McBeal e gli autori a concludere l'epopea dell'avvocatessa con un finale frettoloso e per nulla in linea con le prime stagioni dello show, tanto che Bon Jovi - che nell’ultima stagione della serie è stato il nuovo ma fugace interesse amoroso di Ally, Victor - nella sua canzone Open all night ha voluto scrivere quello che per lui doveva essere l’ideale finale della storia tra il suo personaggio ed Ally:
Baby, non voglio innamorarmi di te
io cerco, cerco, cerco ma non posso
girare attorno alla verità
per favore non dire il mio nome,
non spezzare questo cuore
non voglio fare lo stesso errore
ma è troppo tardi
me ne andrò con la luce
Queste braccia sono aperte tutta la notte.
FOX
Anche voi sentite ancora la mancanza di Ally?
Commenta